Tradizioni - Comune di San Procopio
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Festa di S. BIAGEJU 2 febbraio
Consiste nel portare a mano una statua piccola di S. Biagio da parte di bambini dalla chiesa madre all’obelisco sito in piazza IV novembre (‘A villa) dove, una volta posizionata in alto dal procuratore della festa, vi rimane per otto giorni ed è meta di pellegrinaggio dei fedeli che compiono a piedi, o con animali in passato, tre giri in senso antiorario per preservarsi dai mali alla gola. Spendiamo due parole per menzionare alcuni procuratori del passato come il Signor COLOPRICO Milano (Mastro Milano), successivamente i Signori POSTERINO Salvatore e GUERRA Domenico (quest’ultimo emigrato in USA) e, dal 1970 a tutt’oggi il Signor ALVARO Rocco.
Dalla ENCICLOPEDIA SANTORUM citiamo quanto segue: Il culto di Biagio nei paesi europei presenta due aspetti, uno prevalentemente agricolo, l’altro ispirato a episodi della vita e del martirio. La sua festa, per il momento dell’anno in cui cade, è considerato da alcuni autori come la sopravvivenza cristiana di un’antica manifestazione agraria pagana. Tale carattere è prevalentemente chiaro in Macedonia, in Romania, in Grecia, nei paesi slavi e in Italia. a gli aspetti del culto di B. ricollegabili a episodi della sua vita il più importante è quello di taumaturgo per le malattie della gola che trae origine dal noto miracolo della spina di pesce (dalla gola) e dalla orazione che il martire avrebbe fatto prima di morire, chiedendo a Dio di risanare da queste malattie chiunque l’avesse pregato in suo nome.
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